Definire l'Estroversione e l'Introversione non è cosa semplice e per quanto ne so non ne esiste una definizione ufficiale. Solitamente tendiamo a associare l'estroversione con i simpaticoni rumorosi tutti pacche sulle spalle e l'Introversione con i musoni, i misantropi, gli insicuri e i timidi, ma le cose non stanno esattamente così.
Diciamo che gli estroversi sono persone che necessitano emozioni forti per attivarsi, gli introversi, al contrario, si attivano con stimoli minimi.
Gli estroversi lavorano con rapidità, sono multitasking, tendono a prendere decisioni immediate e spesso inseguono successo e denaro. Gli introversi invece sono più lenti, tendono ad assolvere un compito alla volta, prendono decisioni ponderate e non danno eccessiva importanza al successo e al denaro. Gli estroversi tendono ad affermare la propria opinione, anche se ciò può causare dei conflitti che gli introversi, invece, rifuggono. Allo stesso tempo agli introversi non piace parlare del più o del meno - terreno ottimale per gli estroversi - a loro piacciono le discussioni profonde: pochi argomenti, ma sviscerati. Solitamente sono gli estroversi ad essere "l'anima delle feste": tendono a parlare a voce alta, a ridere di un sacco di battute, a cercare compagnia e sono risoluti e dominanti. Gli introversi, pur possedendo elevate capacità sociali, dopo un po' preferiscono stare per proprio conto o in compagnia degli amici più stretti e dei famigliari e non in mezzo alla gente; il motivo è semplice: se bastano stimoli minimi per attivarli, un festa è per loro qualcosa di sensorialmente eccessivo.
Un estroverso timido, da fuori, può sembrare un introverso calmo, ma dentro le differenze sono abissali: mentre l'estroverso timido ha timore di prendere la parola, l'introverso è invece semplicemente bombardato da troppi stimoli.
Queste sono ovviamente generalizzazioni, le persone reali sono molto più complesse e nessuno è introverso o estroverso al 100%, ma penso di avere reso l'idea.
Ribadisco che gli introversi non sono per forza i timidi, gli impacciati o i "casi umani", ma spesso sono individui ad alta funzionalità sociale: l'introversione non ha impedito ad Einstein di essere un personaggio di successo presso le folle, un donnaiolo e di fare la linguaccia in una delle foto iconiche del XX° secolo. Semplicemente, per sua stessa ammissione, lavorava meglio da solo che in gruppo.
Storicamente con la nascita della società di massa il modello vincente è passato dall'Introversione all'Estroversione: pensate a valori dei vostri nonni e bisnonni e confrontateli con quelli delle persone che vi circondano oggi. Questo non vuole dire che prima non ci fossero gli estroversi, ma che i valori fondanti erano più quelli dell'introversione: la riservatezza, il pensare prima di parlare e il portare rispetto, solo per citarne alcuni.
Oggi invece tali concetti hanno un valore essenzialmente nominale: si tende a prediligere la velocità nel prendere decisioni, a esprimere sempre e comunque il proprio parere e "OK, boomer" è la formula per zittire e denigrare un interlocutore più anziano.
Cosa centra tutto ciò con l'Improvvisazione?
Confrontando gli elementi che caratterizzano gli estroversi con quelli degli Improvvisatori Bravi™ vedremo che ci sono parecchi punti in comune:
- velocità di esecuzione
- capacità di prendere decisioni rapide
- elevata socialità
- parlare prima di pensare
- minor timore dei conflitti
- ricerca di emozioni forti
- necessità di nuovi stimoli
- propensione al rischio
- audacia
Se queste domande vi sembrano eccessive probabilmente avete ragione, ma può anche essere che siate degli estroversi e, in quanto tali, semplicemente non vediate il problema.